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lunedì 2 luglio 2012

La verità vi prego sull'ESTATE

Come già ho avuto modo di dire, da aprile in poi giornaliste e fashion blogger ci inculcano la necessità di andare al mare. E non perché fa caldo. E non perché Roma nel fine settimana assomiglia ad un film western (con tanto di cespugli rotolanti di polvere e foglie). No.
Perché sulla spiaggia potrai finalmente essere figa. Tipo così.

Ma anche per sfoggiare il nuovo must dell'estate: il celeberrimo, portabilissimo e per nulla scomodo "look da sirena".
Infine per sfoggiare la tua nuova carnagione "Sun tanned" in locali chic-osi sulla spiaggia, sorseggiando mohito e rimorchiando giovani avvocati aitanti.

MA.
Personalmente c'è qualcosa che non capisco in tutto ciò. Ho come l'impressione che la mia percezione dell'estate non corrisponda alla loro...
I servizi fotografici sono solitamente ambientati in paradisi tropicali...e vabbè questo lo posso accettare: infondo si tratta di pubblicità! Quello che non posso accettare è che mi si voglia far credere che anche noi comuni mortali possiamo tuffarci in acque blu... Diciamoci la verità, nella maggior parte dei casi i nostri WE al mare non si svolgono in spiaggette selvagge e isolate e quasi nessuna ha la fortuna di immergere le proprie pacche in acque blu incontaminate. La verità di solito è la seguente.

Il risveglio: malgrado tutto l'impegno profuso, ti svegli a mezzogiorno e fai le corse sperando di riuscire ad arrivare a mare prima del tramonto. Ovviamente ti chiavi addosso il primo costume che trovi e non ti depili l'inguine.

Il viaggio: ma quale partenza intelligente? Alle 13 sei bloccata su una strada provinciale di sta cippa, senza aria condizionata, con la tua dolce metà che tira giù tutto il calendario a forza di bestemmie, con una bottiglia di acqua frizzante (calda) e la netta consapevolezza di avere ciuffetti di pelo ribelle!

L'arrivo: dopo aver vagato per ore parcheggiate a 4 km dalla spiaggia. Arrivate sudati e puzzolenti allo stabilimento dove pagate 50 euro per un ombrellone e una sdraio in 15esima fila.

Il contesto: il seguente.

L'80% della fauna locale è composta da signore obese e nerissime e da bambini molesti. Pochi uomini (generalmente pensionati con costume a mutandina e prolasso della prostata). La cellulite straripa da ogni costume. C'è solo una stronza 15enne col culo perfetto (chiaramente La Zoccolaccia Adolescente Anoressica), abbronzata e completamente depilata.

Il mare: è una pozzanghera mefitica color giallo canarino. A riva la temperatura raggiunge i 38 gradi perché ai pargoli piace sguazzare nel proprio piscio. Più avanti, colonie di tampax e bustine cavalcano i moti ondosi. Per fare un bagno serve l'antirabbica.

Il tuo lui: innanzitutto ti odia. Odia andare a mare soprattutto se non ha nessuno con cui giocare a pallone. Poi ti augura la morte per autocombustione perché per portarti a mare si sta perdendo il GP di sta cippa-lippa. Passa la giornata a rendersi edotto sul calcio mercato. Ti guarda in cagnesco. Si rianima solo al momento del gelatino.

Tu: sei la versione peggiorata di te stessa. Per qualche strano fenomeno sei più bianca del solito e quella che fino a ieri ti sembrava innocua peluria bionda, improvvisamente si è trasformata in giungla tropicale. Le chiappe strabordano, le tette latitano e il reggiseno imbottito cola acqua penosamente (hai voglia a stringere i gomiti....). I capelli sono avviluppati in un unico immenso dreadlock appiccicoso. Per evitare di ustionarti hai messo la crema, quindi hai una coltre di salsedine e filtro UVB che ti ricopre il viso e che, in meno di 45 minuti, ti fa spuntare almeno 1 brufolo dal diametro di 4 centimetri. Il trucco waterproof consigliato dall'estetista? Parliamone! ma prima saluta il panda che ti sta fissando dallo specchio. Insomma fai veramente schifo e non c'è tanto da meravigliarsi se il tuo lui ti sta odiando.

La tua abbronzatura: non avrai mai l'aria graziosamente dorata di quella stronza di Gisele Bundchen. Al massimo potrai raggiungerla smanettando su Photoshop. Rassegnati! A seconda della tua carnagione potrai scegliere tra un simpatico alternarsi di biancore e rossore oppure un sempre elegante color terra di siena bruciata.

CORSO DI SOPRAVVIVENZA:

1) accetta il fatto di fare schifo durante le prime esposizioni e non cercare escamotage come lampade e autoabbronzanti.
2) metti la crema protezione totale, perchè il biancore fa schifo ma l'eritema ancora di più
3) ti prego non truccarti, che già fai schifo da sola
4) evita di far combaciare la tua voglia di mare con la finale degli Europei. Lui potrebbe reagire male.
5) se possibile, fatti un WE in campeggio tra amici. Farete tutti schifo ma almeno vi divertirete e questo ti aiuterà ad accettare l'immagine riflessa nello specchio. Inoltre allontanandosi un pò dai grandi centri urbani, la qualità del mare migliora e si guadagnano centimetri di spiaggia disponibili
6) evita di comprare l'ennesimo cappello a falde larghe in paglia, che tanto poi appena lo metti ti rendi conto che: A) è scomodo, B) non assomigli nemmeno un pò alla tipa Bilboa ma al massimo a tua nonna, C) non serve a proteggerti dal sole ma solo a farti venire simpatici segni in mezzo alla fronte
7) a meno che tu non abbia il corpo di Bar Rafaeli, opta per dei costumi normali, senza buchi, oblò e inserti in metallo. Il nero è sempre d'effetto e aiuta i casi più disperati
8) se proprio ci tieni a mettere gli infradito zeppati, accetta che i bambini ti prendano per il culo. E' un loro diritto
9) un camicione bianco in cotone leggero o garza ti farà sembrare una donna di mondo mentre vai a comprare il calippo
10) ricordati di togliere gli occhiali mentre ti abbronzi


1 commento:

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