A cosa serve essere alle soglie dei 30? A nulla. Però hai modo di accumulare un sacco di esperienza (e come disse anni fa una mia amica "L'esperienza non serve a vivere meglio, ma solo a schifare la gente").
Quindi bando alle ciancie e passiamo subito alla disamina delle Tipologie Maschili da Evitare, cioè (nel caso foste così sceme da non averlo ancora capito) di quegli uomini che se hai 30 anni e un cervello funzionante dovresti avere imparato a conoscere e disprezzare.
1) Il bello e dannato.
Alzi la mano chi non ha amato, tanto profondamente quanto inutilmente, un esponente di questa categoria.
Il Bello e Dannato è un classico dell'immaginario collettivo femminile che nasce con Dylan nella prima infanzia, cresce durante gli anni di ribellione adolescenziale e (se tutto va bene) è destinato a morire in età adulta, quando incontri l'ultimo sconfortante cretino della categoria e decidi di passare ad altri idealtipi maschili.
Il Bello e Dannato è solitamente tisico, cianotico, con un fisico di merda e con un'aria triste in faccia che pare dirti contemporaneamente "Aiutami, amami" e "Vaffanculo, vattene" e per questo motivo ha un successo con le donne che non sto nemmeno qua a dirvelo.
Lui non parla manco sotto tortura, fuma come un pompiere, ha le mani in tasca e possibilmente i jeans molto sdruciti. Se va a scuola, è stato bocciato almeno 2 volte. Se sta all'università (Filosofia, ça va sans dire) è fuori corso. Nella maggior parte dei casi abbandona gli studi per fotografare in bianco e nero i barboni di Kuala Lampur, circondato da uno stuolo di donne di tutte le età e di tutte le taglie che trovano tutto ciò molto interessante e di grande utilità per il mondo.
In realtà, il Bello e Dannato è nella maggior parte dei casi solo un ragazzo dall'aspetto gradevole e con un quoziente intellettivo molto più basso della media, che non parla perché non sa cosa dire, che fuma perché non sa dove mettere le mani (e perché sa che fa più figo), che non sarebbe mai capace di far ridere una donna ma che sa solo imputtanarle la vita con stronzate tipo"quella volta che sono stato in Rehab" o "non sei tu sono io" o ancora "scusa ma ho deciso di vagare per la terra, io e le mie Lucky Strike".
2) L'intellettuale idealista.
L'Intellettuale Idealista non è bello, bello in modo assurdo però è carino e, dopo anni di cotte liceali per Belli e Dannati che non ti si inculavano di striscio, all'università scopri questa nuova, entusiasmante tipologia.
Lui è buono, è dolce, ti ama teneramente, ha gli occhi pieni di speranza e indignazione, ma soprattutto lui sembra avere un cervello, uno spirito critico, delle idee, dei valori e un abbonamento a teatro (sperimentale ça va sans dire).
L'Intellettuale Idealista è oggettivamente importante perché capace di
inserirti in giri che tu, sciacquetta proto-universtaria, manco sapevi che esistessero tipo: il collettivo femminista, il corso di mimo, il cinema d'essai sui Sandinisti in Nicaragua, i concerti di musica tribal-chic, le sezioni del partito trozkista della tua città e chi più ne ha più ne metta (che non c'è mai limite alla fantasia dei radical-chic).
inserirti in giri che tu, sciacquetta proto-universtaria, manco sapevi che esistessero tipo: il collettivo femminista, il corso di mimo, il cinema d'essai sui Sandinisti in Nicaragua, i concerti di musica tribal-chic, le sezioni del partito trozkista della tua città e chi più ne ha più ne metta (che non c'è mai limite alla fantasia dei radical-chic).
Dopo anni trascorsi a interpretare lo sguardo di Belli e Dannati sordo-muti, L'intellettuale Idealista vi inonderà di informazioni non richieste su qualsiasi argomento di attualità, dalla guerra in Darfur alle elezioni amministrative in Molise, cosa che dapprima vi provocherà molta gioia e poi molta voglia di aprirgli il cranio brandendo una sedia in legno massello.
Se siete fortunate la vostra storia finirà perché, dopo aver scoperto che di nascosto guardavate Sex and The City, lui vi troverà inadeguate, si si disinnamorerà, andrà a vivere a Parigi dove insegnerà Semiotica e farà figli (fuori dal matrimonio çava sans dire) con la figlia illegittima di un ex BR.
3) Il palestrato discotecaro.
Se siete delle ragazze intelligenti, il Palestrato Discotecaro sarà solo una breve e riprovevole parentesi della vostra vita sentimentale. Se la vostra propensione per palestrati discotecari dura o è durata più di 2 mesi, siete pregate di abbandonare la lettura di questo blog (che tanto comunque non ci capireste nulla). Il Palestrato Discotecaro ha uno stile di vita totalmente edonistico, improntato al culto del proprio corpo e della musica di merda che è solito ascoltare. Solitamente è alto non più di 1,70 ma ritiene che sia comunque giusto pomparsi come un pneumatico e depilarsi le sopracciglia. In alcuni casi si depila il petto e la schiena. Si veste come nemmeno un gay svedese avrebbe il coraggio di fare (camicia rosa, mocassini con nappine, cravattino fucsia, …). Solitamente all’università studia Economia e ambisce a fare il top manager o il broker finanziario. In molti casi ci riesce e adesso sapete il motivo per cuil’economia mondiale va a rotoli. Ovviamente va in discoteca almeno 2 volte a settimana dove spende dai 30 ai 100 euro in mohito e altri cocktail da femmina incinta. Poi il giorno dopo mette su FB le foto della serata dove abbraccia straniere molto più alte di lui che lo guardano come io guardo i Chiwawa. Fino a 5 anni fa non era mai stato fuori dall’Italia, poi è andato in vacanza a Mikonos/Ibiza dove ha capito l’importanza delle lingue straniere e si è messo a ripetere “The cat is on the table”.
Al Palestrato Discotecaro piace la donna in forma, magra, con le tette, i capelli lunghi e l’abbronzatura anche a Natale il ché, capirete, è molto stressante. Siccome sotto sotto è consapevole che una conversazione con lui può generare una sgradevole sensazione di horror vacui, è così gentile da darti appuntamento in luoghi affollatissimi dove la gente suda come maiali, con altoparlanti che sparano musica di merda a 180 mila decibel e luci stroboscopiche che dopo 5 minuti diventi scema e, pur di farla finita, accetti che ti infili la lingua in bocca.
Poi l’indomani rinsavisci, ti fai fare una lavanda gastrica e passi alla tipologia maschile da evitare successiva.
Poi l’indomani rinsavisci, ti fai fare una lavanda gastrica e passi alla tipologia maschile da evitare successiva.
4) Il narciso.
Anche detto uomo col mestruo o stronzo-infame, il Narciso è la pericolosissima evoluzione del Bello e Dannato, a cui sia stato dato in dotazione un iphone, la parola e un taglio di capelli decente. Il Narciso in realtà può appartenere alla categoria 1), 2) o 3) di cui sopra. Le precedenti categorie, infatti sono di stampo sociologico, ma l’essere Narciso non ha confini di razza, estrazione sociale, professione e marche di vestiti. Il Narciso affascina perché è solitamente bello, curato, elegante, posato e come dice una persona che stimo molto “quando parla, sembra sempre che ti stia portando per mano a visitare la fabbrica di cioccolato”. Quando il Narciso ti rivolge la parola e ti sorride di sbieco, tu ti giri a destra e a sinistra, ti assicuri che non ci sia nessuno e poi balbetti“Ma dici a me? Ma sei sicuro?”. Il Narciso fa innamorare te, tua mamma, tua sorella, tua nonna, tuo padre, tuo fratello, il tuo migliore amico diffidente, le tue amiche e pure il tuo capo.
Col Narciso passerai un paio di giorni indimenticabili. Solo che poi scoprirai che dietro quello sguardo sornione e quel sorrisetto complice, si nasconde il mostro di Düsseldorf, perché il Narciso è fondamentalmente un dissociato anaffettivo che nutre il suo ego smisurato fagocitando l’ammirazione di ingenue donzelle (le quali peraltro andrebbero schiaffeggiate con violenza per esserci cascate).
Il Narciso non richiama, il Narciso scompare per 6 mesi poi torna e ti dice che forse ti ama, il Narciso non accetta l’idea retrograda e demodé della monogamia, il Narciso non perde occasione per ricordarti che non dovresti lamentarti perché lui è uno stronzo visto che in ogni caso si tratta di uno stronzo incomparabilmente più figo di te. Il Narciso, infine, ti lascia via SMS durante il funerale di tua nonna perché ha capito che no, si era sbagliato, dato tu non corrispondi al suo ideale femminile (che sarebbe una cosa a metà tra Kate Moss e Miranda Kerr).
Il Narciso è oggettivamente una merda di essere umano e, se tutto va bene, dopo aver passato 6 mesi a rantolare sul divano come un baco da seta chiedendoti “Perché? Cosa ho sbagliato?”lo capisci e impari ad evitare quelli come lui così come eviti i bambini con la varicella.
5) Il caso umano.
Di solito dopo un Narciso, una donna è in un tale stato di prostrazione, insicurezza e paura di soffrire che decide di lasciar perdere quelli belli, simpatici, intelligenti o che trombano bene per buttarsi tra le rassicuranti braccia del Caso Umano. Il Caso Umano non è brutto, ma manco bello. Non è scemo ma manco intelligente. Non è antipatico ma dopo un po’ ti sfracella le palle. Il Caso Umano è perseguitato dalla malasorte, da lutti, malattie strane, attacchi di panico, calvizie, impotenza, eiaculazione precoce, alitosi, sindrome da abbandono, stitichezza e riflusso gastroesofageo. Di solito è disoccupato o fa un lavoro che odia, vive a casa con i genitori e non trova il coraggio, la forza o l’energia per provare a cambiare in senso positivo la propria vita. Per resistere assume sostanze psicotrope che gli provocano disfunzioni erettili, meteorismo e altre amenità che farebbero disinnamorare anche Florence Nightingale (NDR: la fondatrice della Croce Rossa, razza di bestie ignoranti).
Ma il Caso Umano compensa tutto ciò con pacchi d’amore formato famiglia, perché quella povera disgraziata che ha deciso di sorbirselo è ai suoi occhi una semi-divinità infallibile, onnipotente e col culo profumato. Quindi diletterà la sua amata alternando romanticherie fuori luogo e crisi di gelosia melodrammatiche. Nei casi più penosi il Caso Umano giungerà a propositi suicidi, allo stalking e al ricatto psicologico più bieco del genere “Tanto lo so che mi vuoi lasciare per uno che ha più capelli di me”.
Per una donna mediamente sana di mente il Caso Umano è solo una fase passeggera e necessaria a decidere che A STO PUNTO meglio stare con gli stronzi o farsi monaca. Ma se avete superato i 30 e avete un orologio biologico imperioso potreste pure finire per sposarvelo e farci figli (con l’inseminazione artificiale, ça va sans dire)!
6) L'aspirante padre.
Anche detto il Cacacazzo. L’Aspirante Padre ha un aspetto gradevole, un buon lavoro, una bella casa, amici simpatici, una buona cultura generale e - se vi dice culo - è anche bravo a letto. Capirete che questo è il ritratto dell’uomo ideale per una donna dai 30 in su. E però c’è un però. L’Aspirante Padre infatti prova un sottile e sadico piacere nello svilire, sminuire e cazziare la propria compagna. Qualsiasi cosa ella faccia non è mai abbastanza. Ella è sempre troppo grassa o troppo magra. Mangia troppo o troppo poco. È troppo brava o non abbastanza. Lo spirito critico dell’Aspirante Padre si manifesta soprattutto sugli aspetti più banali dellaquotidianità attraverso frasi del tipo: “Ti sei lavata i denti?”, “Ti sei lavata bene le mani?”, “Tieni la bocca chiusa quando mangi!”, “Metti la cuffietta quando cucini!”, “Stai dritta con la schiena!”, “Non mangiarti le unghie”, “Non ti sembra di aver bevuto abbastanza per stasera?”, “Domani andiamo dal dottore perché non mi piace la consistenza della tua cacca”.
Il tutto ovviamente diretto verso una donna di 30 anni che vive da sola da oltre 10 e che dopo un paio di esaurimenti nervosi capisce che ci sono solo 2 soluzioni: 1) lasciarlo; 2) sfornargli un paio di pargoli su cui fargli sfogare il suo lato Montessori.
Ovviamente esistono tante altre tipologie di uomini fastidiosi (il mammone, il taccagno, l'insicuro, lo stacanovista, il moralizzatore, il tossicodipendente, il malato di sesso e chi più ne ha più ne metta). Però è chiaro che la perfezione non esiste e un po' bisogna accontentarsi.
Ho dimenticato qualcuno?
Ovviamente esistono tante altre tipologie di uomini fastidiosi (il mammone, il taccagno, l'insicuro, lo stacanovista, il moralizzatore, il tossicodipendente, il malato di sesso e chi più ne ha più ne metta). Però è chiaro che la perfezione non esiste e un po' bisogna accontentarsi.
Ho dimenticato qualcuno?
Davide E. :
RispondiEliminaBrava Nené!
Penso proprio che tu non abbia dimenticato nulla! :-) La seconda categoria per un brevissimo periodo mi ha fregata!
RispondiEliminaLa seconda categoria è subdola e pericolosissima. Basta un niente e ti ritrovi con i rasta a leggere poesie africane
EliminaIl miglior post da quando l'uomo inventò Irene! Peccato per le decine di migliaia di ca va sans dire che piazzi qua e la. Ora però dovresti un attimo dire a chi ti sei ispirata per ogni categoria...
RispondiEliminaPrimo ma chi è questa Irene?
EliminaSecondo i ca va sans dire sono un topos.
Terzo sono idealtipi dunque platonicamente astrazioni del molteplice ricondotte all'Uno.
EliminaQuarto Rob ma sei il Rob che penso io? Se lo sei sappi che mi devi un paio di fiorentine!
Ua Ire m'agg addurmut! PS: Non ti chiamerò mai Cherie!
EliminaEsilarante! Bravissima.
RispondiEliminaSinceramente io vorrei leggere anche le altre categorie!!!:_D
RispondiEliminaQueste non mi bastano, ne vogliamo di piùùùùùùùù
Allora facciamo così: dopo i Maschi da Evitare e i Maschi da Ricercare, faremo anche i Maschi da Tollerare (con santa pazienza).
EliminaParfait!!
RispondiEliminaHo letto adesso che sei anche di Napoli, concittadina aspetto altre perle;)
Ciao!
Anonimo ma così mi fai salire l'ansia, poi mi sento inadeguata, mi viene il blocco della blogger, mi sveglio nel cuore della notte con la sensazione di essere uno schifo di essere umano e poi mi trovano appesa al Ponte Amedeo di Savoia con un biglietto tipo quello di Kurt Cobain ai suoi fan.
EliminaPiuttosto ditemi che mi vorrete bene anche se scrivo cose "così-così"!
sono un uomo ... probabilmente un cacacazzi :)... mi hai fatto ridere, brava!!
RispondiEliminasolidarietà alla tua compagna!
EliminaMa non siamo lo stesso anonimo giuro!
RispondiEliminaIo sono Ilaria, e ti vorrò bene anche se scrivi cosi-cosà.
A bientot!
Cara..
RispondiEliminain un giorno di studio molesto ...
leggerti è una boccata d'aria e di risate
ma soprattuto potrei mettere il nome di diverse persone su ogni categoria...
Continua cosi
Un bacio a tutte...
Hai dimenticato il gay.
RispondiEliminaSotto varie forme: l'amico gay, il gay represso, il troppo-bello-per-essere-vero, il non sapevo di essere gay e il diversamente eterosessuale....
Oddio hai ragione! come ho fatto a dimenticarlo????
Eliminacmq la categoria troppo-bello-per-essere-vero esiste anche tra gli etero...trust me, è la mia preferita purtroppo per me :P
EliminaScusa, ma dove li trovi????
Eliminaahhaha! mitica! Ho un corteggiatore che corrisponde in pieno al profilo del caso umano!!!Peccato per lui che io sia una stronzissima gatta morta! Bel blog! Brava! Simona
RispondiEliminaVabbè Simona ma a fare la Gattamorta con un Caso umano son brave tutte. Impegnati di più! Fallo con un Narciso e aiuta il genere umano ad evolvere positivamente. Voglio sapere come va a finire.
Elimina...cazzo sei fantastica!!! Ritratto nel Narciso praticamente perfetta!!
RispondiEliminaOk la prima frase per me la puoi ripetere all'infinito. Grazie mille!
EliminaLa tipologia peggiore, nella mia esperienza, e' il Narciso. Minchia come ti prende per il culo e come ti fa sentire una merda. Sono pericolosissimi perche' davvero, e' quasi impossibile riconoscerli all'inizio, e tutta la gente attorno a te e' in visibilio quanto te. Sto ancora cercando di riprendermi dallo shock, e dall'assurdita' della sparizione improvvisa e ingiustificata. Misteri.
RispondiEliminaSono un caso umano con l'aggravante dell'omosessualità. Mon dieu, e ora?
RispondiEliminaBrava Irene, grazie per avermi illuminato.A me sono capitati vari tipi misti ed il peggiore era un caso di narciso-taccagno-stacanovista. Cosa ne pensi dei taccagni?Mi piacerebbe leggerlo prossimamente
RispondiEliminaAre you paying over $5 per pack of cigs? I buy high quality cigarettes over at Duty Free Depot and this saves me over 50% on cigs.
RispondiElimina