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mercoledì 24 ottobre 2012

Ottobrate e uccelli cagatori

Tutte le città hanno il proprio personalissimo dramma.
A Milano c'è la nebbia.
A Napoli c'è il Vesuvio.
A Firenze ci sono i giapponesi.
A Venezia c'è l'acqua alta.
A Torino c'è la redazione del TG3.
E a Roma ci sono gli UCCELLI CAGATORI.

Chi vive a Roma sa a cosa alludo: con l'inizio dell'autunno la città eterna è presa d'assalto da orde di uccelli che scagazzano per settimane fino a quando la popolazione, stremata, non implora l'amministrazione comunale di intervenire e quelli mandano uomini in tuta bianca a confondere gli uccellacci con sofisticati marchingegni (fischietti) studiati per indurli a tornaresene da dove sono venuti.
Dice che sono rondini ma io non ci credo del tutto perché le rondini che conosco io sono animali graziosi che non danno fastidio a nessuno. E che tra l'altro sono molto carine come fantasia per una camicetta preppy in crepe di seta!!!

Dopo aver assistito per 3 anni attonita a questo funesto fenomeno mi sono data una spiegazione. La colpa è dell'Ottobrata romana ovvero di quella particolarità climatica per cui appena fai un accenno di cambio di stagione a Roma torna l'estate, ci sono 28 gradi, la gente non sa più cosa si deve mettere per cui vedi sullo stesso marciapiede una MILF con i sandali e un'altra col cappotto. 
Se il fenomeno dell'Ottobrata coglie di sorpresa noi umani, immaginate cosa provoca nella psiche di questi poveri uccelli migratori.
"Andiamo in Africa" dice il capo-rondine.
"Ma ci sono 28 gradi!" risponde una rondine ribelle.
"Allora restiamo qua" dice un'altra.
"Ma io avevo dato appuntamento a una mia amica a Konakry!!!"...
Insomma in men che non si dica si scatena il putiferio, l'ordine sociale del regno delle rondini viene turbato e i membri della comunità rondinesca - non sapendo come comportarsi - iniziano a cagare come se non ci fosse un domani.

Le conseguenze dello scagazzamento delle rondini sono gravissime.

[Ad esempio solo nell'ultima settimana io mi sono beccata già 5 cagate: una in testa, una sul piede, una sulla giacca, una sulla borsa una sulla mano destra. Tutte mentre ero in bici. Quindi se sul lungotevere vi è capitato di vedere una ragazza bellissima, squisitamente vestita, che jastemma tutti i santi probabilmente ero io].

Ai semafori regna il terrore: i pedoni guardano i segnali con impazienza, tenendo le dita incrociate e sperando di non essere investiti da una cascata di guano nell'attesa.
Appena scatta il verde folle di bipedi vengono vomitate sulle strisce e corrono nella (vana) speranza di salvarsi.
I marciapiedi puzzano di morte e la gente li percorre correndo a tipo Husain Bolt con una faccia preoccupatissima e molto brutta a vedersi.
Ragazze altrimenti graziose e eleganti tirano giù tutti i santi dal calendario alla quinta cagata in testa.
Gli incidenti aumentano perché tutti vanno di fretta e perché anche quelli che di solito vanno in bici o in motorino cercano rifugio nell'abitacolo di un quattroruote.
E tutto ciò a causa degli UCCELLI CAGATORI!

Basta con questi tragitti casa-lavoro all'insegna dello stresse e della paura.
basta con queste passeggiate frettolose con il naso all'insù.
Diciamo NO agli UCCELLI CAGATORI. Diciamo si all'arrivo dell'inverno!

2 commenti:

  1. Mi hai fatto morire dal ridere, aahhaahha !
    Grazie, mi ci voleva!
    Buona giornata.
    LaFra

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    1. Fra tu ridi ma io intanto stamane me ne sono beccata un'altra. ma si può vivere così?

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