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giovedì 5 dicembre 2013

Del Miracolo del Capello Autopulente e di altri demoni

Mi dicono che è trascorso quasi un mese dal mio ultimo post. Alcune di voi con la solita grazia e delicatezza mi hanno fatto sapere che la Polizia ha iniziato le ricerche del cadavere di una certa Nené Cherie in tutti i luoghi e in tutti i laghi e che quindi forse è arrivato il momento che io dia un segno di vita.

Ora, premesso che alle mie pause di riflessione ci dovete fare un po' un callo perché anche per sparare baggianate occorre la giusta motivazione, mi sembra di dovervi qualche spiegazione. Cioè in realtà non vi devo proprio nulla. Io potrei dirvi che sono stata impegnata con la visione di 4 serie di The Walking Dead e con la lettura della saga di Hunger Games (cosa tra l'altro vera) e poi tranquillamente riprendere a scrivere cavolate come prima senza addurre motivazioni plausibili alla mia assenza. Epperò non posso. Non posso perché se continuo a procrastinare questo post di spiegazioni finisce che il blog lo chiudo proprio. E non mi va.

In pratica quella che è stata la mia vita negli ultimi 5 anni è stata rivoltata come un calzino dai seguenti fattori:

1) Ho lasciato il lavoro. 
Era una cosa risaputa, programmata e - onestamente - anche attesa, ma a cui forse non ero ancora preparata. Dopo aver trascorso gli ultimi 29 anni a proiettare un'immagine di me in stile "femmina emancipata e affermata che non deve chiedere mai" ritrovarmi improvvisamente a casa a fare la calzetta mi riesce alquanto difficile. 
Certo, la possibilità di fare numerosi pisolini durante la giornata non è poi così male. Certo, non rimpiango le call conference alle 23.30 di sera (veloggiuro, è successo veramente). Certo, non mi mancherà l'umanità e la comprensione del mio "capo" per il quale sarei anche potuta morire di dissenteria sotto i suoi occhi purché la cosa gli tornasse utile. Certo, non mi dispiace affatto aver finalmente potuto chiudere una partita IVA sulla cui reale natura e utilità continuo a pormi domande di tipo etico, morale e metafisico. 
Ma al tempo stesso non posso dimenticare che lo stesso lavoro che a volte mi ha portato sull'orlo dell'esaurimento nervoso, mi ha anche permesso di acquisire maggiore sicurezza in me stessa. Fino al punto da arrivare a scrivere un blog fermamente e indiscutibilmente fondato sul cazzeggio, senza per questo sentirmi cazzona. 
Ora, fare ciao ciao con la manina a tutto ciò non è semplice.

2) Fra meno di un mese vado a vivere in un altro paese.
Già vi vedo là tutte gasate a dire "Figo! sono certa che stastronza andrà a Parigi / New York / Londra / Tokyo!". Ecco no. Vado a Tunisi. E vi assicuro che mi poteva andare molto ma molto peggio.
Anche questa era una cosa risaputa, programmata e attesa. Perché se è vero che sono stata fortunata a incontrare "un uomo a cui dare fastidio per il resto della mia vita" è altrettanto vero che insieme a Coinquilino mi sono presa tutto il pacchetto che comprende anche: traslochi a raffica, stile di vita nomade, difficoltà a programmare il futuro da qui a 6 mesi e dipendenza da videogiochi discutibili.
Ora a parte il fatto che sto andando al manicomio io e l'Agenzia delle Entrate / l'INPS / l'AMA / l'ACEA / il Servizio Sanitario Nazionale e qualsiasi altro ente pubblico con il quale debba chiudere i rapporti e a parte anche il fatto che sto coordinando un progetto di trasloco che poco ha da invidiare alla più complessa start-up imprenditoriale (e in effetti lo sto coordinando avvalendomi del mio amato e fidatissimo Excell), non possiamo ignorare le implicazioni di tipo psicologico e affettivo che questo cambiamento comporta. 
Tipo Madre in lacrime convulse. Amici che ti guardano come se stessi andando a fare gli Hunger Games. Femministe e moralisti di vario tipo che ti schifano pensando che stai buttando nel cesso 50 anni di lotte per la parità dei diritti. Consapevolezza che a Tunisi i prezzi di Zara sono decisamente più alti per via dei dazi doganali. Difficoltà a separarsi dalla mia amata (sebbene diroccata) casetta al centro di Roma nonché dal prosciutto.
Capite il dramma vero?

3) Il miracolo del capello autopulente.
Ve l'avevo promesso e quindi non posso esimermi, anche se vi giuro che mi costa moltissimo parlarne così pubblicamente. Questo è il cambiamento più sconvolgente, quindi sedetevi su una sedia stabile e comoda, respirate profondamente e tenete a portata di mano il Ventolin.
Mi piacerebbe potervi dire che il miracolo dei capelli autopulenti sia dovuto all'utilizzo di prodotti ecobio. Purtroppo non è così. La verità è che si tratta di un fenomeno molto comune quando ci si trova in un avanzato stato gravidico. E io lo sono. Quindi mi godrò questo delizioso scherzo della natura per i prossimi 4 mesi e mezzo e poi tornerò a maledire me e i miei capelli grassi, sfibrati e opachi.
Ora che mi sono strappata il dente, senza dubbio potrò riversare su questo blog tante utili informazioni e consigli su come evitare le smagliature, accettare l'esplosione delle proprie tette e vestirsi in modo dignitoso nonostante il vostro corpo sia impazzito. Però, per favore, se dovesse diventare un "mommy blog" sopprimetemi. Grazie.

Ora vi lascio perché dopo quest'ultima confessione sento la forte esigenza di andare a sbattere la testa contro uno spigolo molto acuminato. Vi amo.

12 commenti:

  1. EVVIVAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :))))))))))))))))))))))))))))))))))))!!!!!!!!!!

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  2. Cara Nene, sono colei che ti ha chiesto a più riprese una delucidazione sul capello autopulente.
    Pensavo di trovare qualche intruglio con la farina di ceci o con l'aceto di mele, e invece nessun consiglio, solo belle notizie! Sempre che non consigliassi di rimanere incinta, ma almeno per me preferisco non seguirlo, per ora :D
    Continua ad aggiornarci su moda e laif, anche perché nonostante non sia incinta è come se lo fossi (per panza e tette, non ahimè per i capelli).
    In bocca al lupo!

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  3. Nuuuuuuoooooo daiiiiii
    a Tunisi Zara costa di più?

    ;-)
    Auguri!♥

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    1. Purtroppo sì! E non so nemmeno se arrivano le spedizioni di Asos e Zalando. Non so come farò. Sostenetemi!

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    2. Zara costa di piu', Mango costa di piu', se ordini su Asos poi paghi i dazi doganali, sono sicura che il Coinquilino é al settimo cielo che non potrai piu' spendere :)
      Ma tranquilla, il prosciutto c'é, e anche la nutella, anche se costa 5 Eur!
      Da chi aspetta a Tunisi :)

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  4. Auguri!! io lo avevo detto nell'altro post e come avrai capito so tutto sull'argomento, quindi se oltre ad elargire consigli ne hai bisogno, chiedi, chiedi, altrimenti noi che ci stiamo a fare??
    Quello che ti posso dire, ad esempio, è che le tette esplodono solo a chi non ne avrebbe bisogno....io ho mantenuto x 9 mesi (+nove un anno dopo O__o) la mia seconda striminzita e bugiarda....e non ti dico come è andata a finire....
    Una cosa però te la raccomando: goditela!!!!
    F.

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  5. Hai tutta la mia stima per riuscire ad organizzare un trasloco A TUNISI nel mezzo di una gravidanza.

    Il cappello autopulente mi sembra il minimo che la Divina Provvidenza possa garantirti in questo periodo!

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  6. Eheheh.. la svolta ecobio e il capello autopulente era due indizi troppo sgamati! CONGRATULAZIONI!

    sarà che al 99% entro pochi mesi mi trasferirò in saudi arabia con le sorelle pandemonio (le mie adorabili creature), per raggiungere quel pazzo furioso di mio marito, ma a me la tunisia mi pare tanto evoluta e vicina!
    bau

    p.s.: un mummy blog no, ti prego.

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  7. cara nenè, in bocca al lupo! una curiosità (che non c'entra nulla col post btw): in quale università hai studiato? e come mai sei passata da scienze politiche a giurisprudenza?

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    1. Ho studiato all'Orientale di Napoli. Ma giuro che in vita mia non ho mai fatto Giurisprudenza. Sempre e solo Scienze Politiche anche se dopo ho fatto un Master in Economia.

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    2. In effetti tu non l'hai mai scritto... ma la fantasia galoppa e io ti ho immaginata avvocato.

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  8. Augurissimi per la nuova vita che ti aspetta a Tunisi e per quella che porti dentro di te. Per me sarebbe difficile anche solo immaginare una gravidanza lontano da mia mamma, ma io sono piagnucolona e ho un bisogno disperato di coccole al minimo etciù! Spero, e credo, che tu sia più forte, un bacio :)

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