"Per questo certe verità andrebbero sottaciute per sempre. Perché interrompono le amicizie. Le lacerano." (Hanno tutti ragione. Sorrentino).
Ciao mondo, qui l'estate sta quasi finendo e io non sono ancora andata in vacanza. Sto chiusa in casa a lavorare, con 10 mila programmi aperti, il pigiama, il ventilatore sparato in faccia come se non esistesse un domani (e la cervicale!), sorseggiando Activia Fresh ai frutti di bosco e sperando in un domani migliore. Che ovviamente non c'è.
Per resistere potrei parlarvi oggi dei trend dell'autunno-inverno 2014, di come procedono le mie sedute di luce pulsata o di come sto pensando di chiudere il blog perché mi sono scocciata di dover dare spiegazioni a gente scema come l'acqua calda. E invece no. Oggi ho deciso di trattare un tema. Non dico serio. Però un tema. Dignitoso, va!
Allora, bambini, oggi parliamo di come la verità incida negativamente sui rapporti umani.
Tra le varie idiozie che ci insegnano da bambini c'è quella che bisogna dire sempre la verità dato che notoriamente "chi dice la bugia non è figlio di Maria". Essendo orgogliosa zia di due mostriciattole molto minorenni, intuisco la necessità pedagogica di tale insegnamento. Con i bambini c'è sempre il rischio che essi ingeriscano del Sidol o si facciano il bagno nell'acido muriatico, ragion per cui sapere esattamente con quali sostanze sono entrati in contatto è di notevole aiuto per la terapia. Ma per fortuna a un certo punto cresciamo e la verità diventa un po' meno necessaria alla sopravvivenza della specie.
Durante la pubertà e la prima adolescenza, la verità assume le sue sembianze reali, ovvero quelle di pietra preziosa spesso e volentieri utilizzata come arma contundente. Per questo l'adolescenza è un periodo così nefasto. Perché qualsiasi cretino/a si sente in diritto di dirti cosa pensa di te, ovvero nell'ordine: che hai i brufoli, che ti puzza il fiato, che hai l'ascella pezzata, che ti vesti di merda, che sei scemo, che sei gay e via dicendo. Tutta una serie di amenità che rendono la vita del destinatario di tante attenzioni una faccenda piuttosto complicata.
Solitamente chi sopravvive indenne agli anni della scuola dell'obbligo, capisce che anche la verità ha i suoi limiti e che non è che bisogna sempre stare là a sbandierarla, soprattutto se non è richiesta, perché come diceva una canzone "la verità fa male". La verità smette di essere un vessillo e diventa un male necessario da utilizzare con coscienza e tatto, almeno con le persone che ci stanno a cuore. Che in fin dei conti io mica sono così buona da preoccuparmi di tutto e tutti.
Non sto dicendo che i rapporti umani debbano barasi sulla menzogna, sull'ipocrisia, la falsità e su tutte quelle cose brutte e cattive di cui le femminucce si accusano quando litigano in seconda media. Se ti sei trombata il ragazzo della tua migliore amica, probabilmente è una buona idea informarla dei fatti in modo che lei possa farti un meritatissimo strascino. Se non ami più il tuo fidanzato e non te la senti di sposarlo, direi che è cosa buona e giusta lasciargli intendere le tue posizioni in merito. Se hai moglie e figli ma ti piace una collega, è consigliabile non ingannarla sul tuo status. Se hai fatto una cazzata sul lavoro che può mettere a repentaglio la credibilità dei tuoi colleghi, è opportuno comunicarlo a chi lavora con te per cercare di risolvere il problema. Potrei continuare a lungo perché esiste un'infinità di casi in cui occorre dire la verità. Ma a cosa servirebbe? Ce lo ripetono da anni che dobbiamo dire la verità e che chi dice la verità è bello e bravo. Quello che non ci dicono è che a volte la verità non va detta.
Se un amico ti invita a vedere la casa che ha appena acquistato (e per la quale si è svenato oltre ad accendere un mutuo a 150 anni) e tu la trovi brutta, è il caso di metterlo a parte di questo piccolo particolare? è ipocrita una persona che sorride dicendo "molto carina" e poi cerca di cambiare argomento?
Se dopo essere uscita per un po' con un tizio scopri che a letto è una frana e di conseguenza perdi interesse nei suoi confronti, è giusto dirgli "Non voglio più vederti perché, non solo ce l'hai piccolo, ma non sai nemmeno usarlo"? Non basta un generico "Non è scattata la scintilla"? L'umiliazione è strettamente necessaria?
Se una conoscente si sposa con un abito che a te non piace affatto e che magari le sta anche male è utile farglielo notare subito dopo la cerimonia? Serve a qualcosa o è solo un modo per porre fine alla tua esistenza senza doverti assumere la responsabilità del suicidio?
Se un'amica che sta faticosamente superando una rottura dà i primi timidi segni di miglioramento e proprio in quel momento vieni a sapere che il suo ex sta con una stangona rifatta, è il caso di gettare l'amica nel baratro della disperazione o forse è più giusto attendere che sia abbastanza forte da reggere il peso della notizia? omettere in questo caso significa essere delle amiche degeneri o delle amiche preoccupate e premurose? devi per forza insistere nell'assurda convinzione che l'amicizia consista nel "raccontarsi i fatti" e non nel "aiutarsi a vicenda"?
Se pensi che un tuo amico stia per fare una cazzata ma nutri la ragionevole convinzione che quella cazzata non possa arrecargli troppo male e che anzi magari gli sia utile per progredire, è proprio necessario esternare la tua opinione? Non puoi star zitta, restare nei paraggi assicurandoti che il suddetto amico non si sfracelli la testa e poi, quando verrà a dirti che ha fatto una cazzata, ragionare insieme?
Se qualcuno ti confida un segreto tutto sommato poco importante e ti chiede di non riferirlo a una persona in particolare, devi necessariamente spiattellare tutto a suddetta persona sottolineando che ti era stato richiesto specificamente di non dirglielo? Non ti passa per l'anticamera del cervello che stai involontariamente fomentando zizzania, pettegolezzi e risentimenti solo per difendere il sacro valore della "verità"?
A voi l'ardua sentenza. Io la mia risposta me la sono data, ma a quanto pare non sono in molti ad apprezzarla. Forse perché l'unica verità che non va mai detta è che a volte è giusto non dire la verità.
Grande Irene sono d'accordissimo!!
RispondiEliminacara irenr ( che bello so il tuo ome! )...
RispondiEliminasono daccordissimo con te! non é che in nome della veritá uno sia autorizzato a dire tutto... certe volte va semplicemente usato il buon senso ma a quanto pare moltissime persone ne sono sprovviste!
Una cosa mi incuriosisce... quali tra i motivi elencati è sta la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ti ha spinto a scrivere il post?
Claudia ( la curiosa)
Cara Claudia, nessuno in particolare. Sto leggendo il romanzo di Sorrentino e questa frase mi ha indotto a fare queste riflessioni e a esternarle perché il tema è sempre stato di mio interesse
Eliminaavevo temuto il peggio.. Tipo che qualche "amica" in nome della vetità assololuta, ti avesse detto che il tuo abito da sposa faceva proprio schifo o qualcosa del genere..Un commento del così ad una sposa impanicata, 1 ora prima di salire sull'altare, credo sia la peggior cosa! Peggio dello sposo che non si presenta! Ma sono contenta di sapere che non è andata così:-)
EliminaBasta con questa verità a tutti i costi..Tutti si sentono liberi e autorizzati a dire tutto in nome della verità!
Apro e chiuso parentesi: non dimentichiamoci dei fidanzati/fidanzate che dopo aver tradito, lo dicono con la scusa del "non ci devono essere segreti tra noi". Della serie "ti ho tradito con X.. ma l'ho fatto perchè sono uno scemo.. io amo te e te l'ho detto perchè ti rispetto! questa storia non è significato nulla.. io ti amo come prima..".. EEEEEEEEEEEEEEEEeeeeeeeeeeeeeeee??? Scusa???? non nascondiamoci dietro un dito.. queste cose si fanno per scaricarsi la coscienza e basta! E se davvero è stata una storietta da nulla allora perchè dirlo? Io preferirei 100 volte non saperlo piuttosto che saperlo "per confessione". una cosa del genere può solo rovinare irreversibilmente un rapporto..
Secondo me sulla verità deve vincere il buon senso.
Claudia
PS: oh! ma i miei post sono sempre i più lunghi...Nenè.. tra un po' sganci la percentuale ok?
Guarda sulla storia delle confessioni mi trovi proprio d'accordo. Per fortuna non mi è mai successo ma credo che potrei reagire molto ma molto male!
EliminaPer quanto riguarda la tua percentuale, aspettiamo momenti migliori che adesso ho tipo 50€ sul conto e devo comprare assolutamente un paio di scarpe super-tamarre che ho visto a una tipa l'altra sera!!!
bhe, non posso darti torto.. le scarpe sono sempre una buona causa ;-)
EliminaClaudia
scusa gli errori... sto scrivendo dal cell.
RispondiEliminaclaudia
D'accordo al 100% con te. L'essere corretti e l'avere coscienza delle conseguenze delle proprie azioni non sempre va a pari passo con il dire la verità. Non vuol dire mentire....solo omettere!
RispondiEliminaCome Andreotti.
RispondiEliminaCi sono verità e verità e di mezzo entrano il tatto, la coscienza, il rispetto, l'amore e l'amicizia. Sono d'accordo con te, non sempre è necessario dire la verità, ci sono casi e casi.
RispondiEliminaCiao!! :)
Life, Laugh, Love And Lulu!!
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